Thierry Henry, The King.
- Lorenzo Betti
- 13 mar 2019
- Tempo di lettura: 4 min

Se un giorno, in quel di Londra, passaste davanti all'attuale stadio dell'Arsenal, l'Emirates Stadium, potreste ammirare una statua di un calciatore dei Gunners in ginocchio. Il signore scolpito è un certo Thierry Daniel Henry, chiamato dai tifosi Gunners " The King ", per chi non lo conoscesse, è soltanto il giocatore più forte che abbia mai giocato nel club, insieme a Dennis Bergkamp, parere mio.
Thierry Daniel Henry nacque a Les Ulis, un piccolo distretto di Parigi, il 17 agosto 1977. Giocatore di " semplici " caratteristiche, eleganza infinita unita a velocità e grande fiuto del gol.
Henry iniziò la sua carriera al Monaco, 4 bellissime stagioni in Ligue1 dal 1994 al 1998 ,allenato da un giovane allenatore, Arsene Wenger, quel Wenger? Si, lo stesso allenatore che lo prese, dopo una parentesi di un anno alla Juventus ( 1998-1999 ), all'Arsenal, per una misera cifra di 10 milioni.
Arrivato alla corte dell'Arsenal, Wenger capì che il ruolo più adatto per Henry era quello di centravanti, non il classico 9, ma uno dei primi esempi di centravanti moderno. Corsa, fiumi di gol e tecnica sublime, il tutto accompagnato da una squadra creata per una cosa sola, VINCERE.
Giocatori come Pirès, Bergkamp, Viera, Reyes, Wiltord e tanti altri, in una sola squadra, dove Henry era la punta di diamante. In Nazionale era sempre la stella ma doveva condividere il podio con un certo Zinedine Zidane.
Diventerà anche il capitano di quel bellissimo Arsenal, sempre al fianco di Wenger, collezionando trofei e record: 2 Premier League ( 2001-2002, 2003-2004 ), 2 Community Shield ( 2002, 2004 ), 3 Coppe d'Inghilterra ( 2001-2002, 2002-2003, 2004-2005 ), 4 volte Capocannoniere Premier League ( 2001-2002, 2003-2004, 2004-2005, 2005-2006 ) e diventerà il miglior marcatore di tutti tempi del club con 229 gol in 337 partite.

In questo link, opinione personale, il miglior video su Henry all'Arsenal.
https://youtu.be/0ejI30Yx6UA
In questo video invece, tutte le giocate spettacolari che umiliavano i difensori davanti ad Henry.
https://youtu.be/A0HV5QC2Mdc
Dal 2003 al 2006, insieme a Zidane e Ronaldinho, sempre soggettivamente, il giocatore più forte del mondo; unico problema non aver mai vinto un Pallone d'Oro, mancato forse per la finale di Champions tra Arsenal e Barcellona nel 2005-2006 persa per 2 a 1, dove Ronaldinho ebbe la meglio e di conseguenza conquistò l'ambito premio personale.
Essendo un giocatore ambizioso e vincente, nel suo palmarès mancava un trofeo, il trofeo più importante per un giocatore di un club, la Champions League.
Per provare a conquistare quel trofeo, Henry sentì il bisogno di cambiare e nel 2007 lasciò il suo amato Arsenal e Wenger, per andare nel Barcellona di Messi, Iniesta, Xavi ed Eto'o, allenato da un giovane Pep Guardiola. La prima stagione a Barcellona non portò nessun trofeo ma, nel vedere giocare la squadra, tutti capirono che era questione solo di tempo.
La seconda stagione, infatti, portò nella bacheca del club e di Henry la Liga, la coppa del Re e..? Proprio lei, la tanto voluta Champions League, completando il" Triplete ", termine spagnolo che indica la vittoria di campionato, coppa di Spagna e Champions.
Dopo il Triplete, Henry rimase un'altra stagione a Barcellona per poi, come Colombo, scoprire il nuovo mondo, l'America, nella squadra dei New York Red Bulls.
In America Henry incantò, portando interesse negli americani per il calcio, sport che ancora oggi in America sta crescendo molto, con l'arrivo delle stelle del calcio europeo ,come Ibrahimovic a Los Angeles.
Per mantenere la condizione fisica in vista dell'inizio del campionato americano, nel 2012, Thierry Henry fu preso per 2 mesi in prestito all'Arsenal. Si avete letto bene, come un re torna nel suo castello, Henry tornò all'Emirates, collezionando 7 presenze e 2 gol, salutando per l'ultima volta i suoi tifosi.
In questo video, il ritorno del Re all'Arsenal.
https://youtu.be/r0HBcMUFZlk
Nel 2014 annunciò il suo ritiro dal calcio per diventare opinionista per Sky sport inglese, 450 gol in 994 presenze fra club e nazionali, non malino. Con la Francia vinse un Mondiale ( 1998 ), un Europeo ( 2000 ) e una Confederations Cup ( 2003 ). I premi e trofei elencati sono solo i più importanti vinti da Henry, elencarli tutti avrebbe rischiesto più di un singolo articolo.
P.s.
Mi ero promesso di non lasciare un commento su Henry ma, chi mi conosce sa cosa penso su questo giocatore. Da quando sono piccolo e cominciai a guardare le partite di calcio, passione che mi ha guidato anche nella vita, sono rimasto folgorato da Thierry Henry. Un colpo di fulmine, come quando vedi per la prima volta Monica Bellucci.
Ho provato più volte a fare le sue finte, calciare le punizioni come lui, esultare come lui e persino portare il calzettone sopra il ginocchio come lui ma, nessuno sarà mai come Henry.
Ogni calciatore è unico; un calciatore potrà ricordare qualcuno del passato nei modo di fare o nel calciare la palla ma avrà sempre caratteristiche che lo rendono unico.
Il passato è fatto per prendere spunto dai grandi, nello sport come nella storia e io devo ringraziare Thierry Henry. Mi ha fatto amare il calcio come nessuno e lo ringrazierò sempre per lo spettacolo che ha dato ai miei occhi.
Thierry Henry, il re, il 14 più forte di sempre, insieme a Cruijff.
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