Didier Drogba, meravigliosamente.
- Lorenzo Betti
- 19 mar 2019
- Tempo di lettura: 4 min
Pensando a Didier Drogba, mi viene in mente un uomo che si spinge al limite per vincere. Mai darsi per vinti, mai mollare, perché prima o poi, con determinazione, arriva ciò che si è sempre sognato.
In questo articolo parlerò di Drogba, The Legend.

Didier Yves Drogba Tébily, noto come Didier Drogba, nacque ad Abidjan, Costa d'Avorio, l'11 Marzo 1978. Centravanti devastante fisicamente, tecnica di alto livello, progressione e fenomenale di testa.
La sua carriera professionistica iniziò nel Le Mans, due stagioni dove collezionò 32 presenze e 7 gol. Nella stagione 2001-2002, lasciò il Le Mans per approdare al Guingamp, Ligue1 francese. Di nuovo 2 stagioni e mezzo ( 41 presenze e 20 gol ), per poi essere acquistato dall'Olimpique di Marsiglia, stagione 2003-2004.
Col Marsiglia collezionò 19 gol in campionato, 5 gol in Champions League, 6 gol in Coppa Uefa e una finale, sempre di Coppa Uefa, persa per 2 a 0 contro il Valencia. La stagione 2004 sancì l'esplosione del bomber Drogba.
Josè Mourinho, allenatore durante la stagione 2004-2005 del Chelsea, disse al proprietario del club Roman Abramovic di dover prendere a tutti i costi l'attaccante ivoriano. Abramovic non conosceva il giocatore ma lo acquistò per la felicità del suo allenatore.
Drogba, arrivato in punta di piedi, conquistò l'amore del suo allenatore e di tutti i tifosi regalando tanti gol e dimostrando di essere un leader e un fuoriclasse. Col Chelsea in carriera collezionò: 4 Premier league ( 2004-2005, 2005-2006, 2009-2010, 2014-2015 )3 Coppe di lega inglese ( 2004-2005, 2006-2007, 2014-2015 ), 4 Coppe d'Inghilterra ( 2006-2007, 2008-2009, 2009-2010, 2011-2012 ), 2 Community Shield ( 2005-2009 ) e 1 Champions League ( 2011-2012 ).
Segnò con la maglia del Chelsea 164 gol in 381 presenze, primatista di reti del Chelsea in Champions League con 35 gol.
Il bomber ivoriano, come tutti i fuoriclasse, aveva una caratteristica precisa. Era decisivo.
Nelle partite più importanti Drogba diede sempre il massimo; soprattutto nella scalata per la Champions League del 2012, trofeo che il club cercava follemente di vincere, dove fu il condottiero della squadra.
In Semifinale contro il Barcellona, nella partita d'andata ( Chelsea- Barcellona ), Drogba segnò il gol che portò la vittoria per 1 a 0 al club londinese. Nel ritorno la partita finì 2 a 2, Drogba non segnò ma, con una grande prestazione, aiutò la squadra ad approdare alla finale.
Monaco di Baviera, 19 maggio 2012, finale di Champions tra Bayern di Monaco e Chelsea. Si, avete capito bene, il Bayern giocò in casa la finale; immaginate l'atmosfera oppressiva per i giocatori e tifosi del Chelsea. Tutto lo stadio era praticamente rosso e bianco, colori del Bayern.
La strategia adottata dal Chelsea in finale fu di chiudersi in difesa, date le grandi dote di palleggio del Bayern, per ripartire in velocità durante le riconquiste del pallone.
La partita si sbloccò solo al minuto '83 con un gol di Muller per il Bayern Monaco e, sinceramente, diede la sensazione che il Chelsea di Drogba fosse arrivato ancora una volta vicino al trofeo, senza conquistarlo.
Mai dire mai nel calcio, soprattutto con Drogba in campo. Minuto'89 e calcio d'angolo per il Chelsea, Drogba volò sopra tutti, buttò in porta Neuer e ovviamente il pallone, un gol di testa di una forza disumana.
Passarono i minuti, il Chelsea non mollò ai continui attacchi del Bayern e portò la partita alla lotteria dei rigori. Parziale di 3 rigori segnati per squadra, al Chelsea mancava l'ultimo rigore decisivo per far finire la partita o portarla in oltranza. Chi si presentò sul dischetto?
Chi se non Drogba. Aveva portato il Chelsea fino alla finale; troppe volte aveva sognato le orecchie della Champions e non voleva vedere trionfare un'altra squadra davanti ai suoi occhi, cosa che successe nella finale di Mosca contro lo United nel 2008.
Pallone sul dischetto, rincorsa, sguardo fisso sul pallone, partenza, tiro e...CHAMPIONS LEAGUE. Tutto il popolo del Chelsea impazzì, giocatori, dirigenti e tifosi in lacrime e Drogba correva scuotendo la testa, come non credesse a quanto accaduto, aveva finalmente portato la squadra al sogno di sempre, cosa volere di più?


Qui un video su Drogba. Unico in tutto, condottiero di Londra.
https://youtu.be/ldd0fC97JSU
Dopo 8 bellissime stagioni con Chelsea, Drogba si trasferì in Cina, nello Shanghai Shenhua ( 2012-2013 ), in Turchia, al Galatasaray ( 2013-2014 ), un piccolo ritorno di un anno al Chelsea ( 2014-2015 ), due anni in Canada nell'Impact de Montréal ( 2015, 2016 ) e due anni in America nei Phoenix Rising. In carriera segnò 307 gol in 705 presenze, praticamente un gol ogni 2 partite e mezzo, statistiche da PlayStation.
Oltre ad essere una leggenda col Chelsea, Drogba con la sua nazionale, Costa d'Avorio, detiene il record di gol in nazionale, 65 in 105 presenze.
Per tutte le persone che hanno un sogno, di qualsiasi tipo, la carriera di Drogba può essere un riferimento. Grazie Didier, per le infinite scivolate vicino la bandiera dopo un gol, le punizioni calciate di piatto e le cannonate di testa. Drogba, The Legend.
“Se qualcuno dovesse dirti che i tuoi sogni sono troppo grandi, ringrazialo e lavora sempre più duramente e intelligentemente per trasformarli in realtà”. ( Didier Drogba )

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